Scuola di specializzazione in psicoterapia

Corso di Specializzazione in Psicoterapia Familiare Relazionale (art. 3 – Legge 56/89):

sono aperte le iscrizioni per il prossimo anno accademico, fino ad esaurimento dei posti disponibili, per le sedi di Treviso – Torri di Quartesolo (Vicenza) – Marcon (Venezia)

Sede di Treviso riconosciuta dal M.U.R.S.T. con D.M. del 3 aprile 2003 - G.U. n. 94 del 23 aprile 2003

Sede di Marcon (VE) riconosciuta dal M.U.R.S.T. con D.M. del 18 luglio 2008 - G.U. n. 186 del 09 agosto 2008

Sede di Torri di Quartesolo (VI) riconosciuta dal M.U.R.S.T. con D.M. Del 16 giugno 2003 - G.U. n. 147 del 27 giugno 2003

Consulente scientifico: Prof. Giancarlo Tamanza

Direttore della Scuola di Specializzazione: Dott. Aldo Mattucci

Direttore della Sede di Treviso: Dott. Luciano Tonellato

Direttore della Sede di Marcon – Venezia: Dott.ssa Filippi Fabiana

Direttore della Sede di Torri di Quartesolo - Vicenza: Dott. Marcellino Vetere

Responsabile Legale dell'Istituto Veneto di Terapia Familiare e della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia: Luciano Tonellato

 

Staff didattico:

Aldo Mattucci, Luciano Tonellato, Marcellino Vetere, Fabiana Filippi, Ivano Cazziolato, Alessandro Lupi, Alda De Marchi, Giovanni Consolaro, Carlo Vetere, Elvira Georgopoulos, Marilina Bolcato, Roberta Bertoldo, Mauro Burlina, Elena Pelizzato, Lucia De Cosimo, Diego Gobbo, Silvia Piccolo

Didatti formati ed in formazione:

Elena Varoli, Silvia Ursoleo, Alessandra Zampiron, Paola De Molo, Elisabetta Buttò, Caterina Tortella, Chiara Sandonà, Chiara Sandonà, Claudia Mazzocchin, Paola De Molo, Anna Toniolo, Micol Dola, Manuela Sanzovo, Vania Soldan, Francesca Malaffo, Francesca Gazzola.

Staff didattico esterno Italia:

Amedeo Boros, Riccardo Bertaccini, Katia Giacometti, Tiziana Magro, Elena Marta, Dino Mazzei, Giancarlo Francini, Cristina Esposito, Irmo Carraro, Francesca Fontana.

Staff didattico esterno Estero:

Patricia Crittenden (USA), Alfredo Canevaro (Argentina), Robert Emery (USA), Aldo Morrone (Canada), Alain Ackermans (Belgio), Chantal Van Custem (Belgio), Florence Kaslow (USA), Alberto Eiguer (Francia), Carles Perez Testor (Spagna).

 

STRUTTURA DEL CORSOll Corso di Specializzazione si articola in due bienni per 4 anni complessivi. Il primo propedeutico è teso a fornire agli allievi una preparazione di base ed una conoscenza approfondita della diagnostica e della psicopatologia relazionale; il secondo, invece, più clinico applicativo, è finalizzato alla comprensione del processo terapeutico nelle sue diverse fasi ed articolazioni ed all'applicazione clinica del modello di terapia familiare e relazionale nelle più comuni patologie e nei differenti contesti.Ogni anno si compone di 500 ore articolate in:

  1. Insegnamenti di base – discipline non cliniche
  2. Insegnamenti di base – discipline cliniche
  3. Insegnamenti caratterizzanti - attività didattiche di tipo clinico di indirizzo
  4. Esercitazioni pratiche con tutor
  5. Seminari
  6. Supervisioni in piccolo gruppo
  7. Lezioni teoriche di supervisioni

TirocinioIl tirocinio, 150 ore, viene svolto presso strutture pubbliche operanti nell'ambito della salute mentale, convenzionate con l’ITFV. Lo scopo è di consentire all'allievo di confrontare il proprio modello di formazione con le domande articolate dell'utenza e di acquisire esperienza di diagnostica clinica e d'intervento in situazione d'emergenza.

La Scuola e' guidata dal Comitato Scientifico composto dal Direttore della Scuola di Specializzazione Dott. Aldo Mattucci, dal Direttore della Sede di Treviso dell’ITFV Dott. Luciano Tonellato, dal Direttore della sede di Vicenza-Torridi Quartesolo Dott. Marcellino Vetere e dal Garante della Scuola Prof. Giancarlo Tamanza, Professore Associato per il settore Scientifico Disciplinare M-PSI/08 (Psicologia Clinica) presso la Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, coadiuvati da un Consiglio dei Docenti composto oltre che dal Direttore della Scuola di Specializzazione dott. Aldo Mattucci, dal Direttore della Sede di Treviso dell’ ITFV dott. Luciano Tonellato e dal Direttore della Sede di Torri di Quartesolo-Vicenza dell' ITFV dott. Marcellino Vetere, dalla Dott. ssa Fabiana Filippi Direttrice della Sede di Marcon- Venezia e dal Dott. Carlo Vetere in qualità di responsabile Ricerca dell'ITFV.

Collaborano alla Scuola: Docenti Interni, Docenti Esterni, Docenti in formazione e Tutors, Docenti Italiani e Stranieri per i Seminari.

Totale corso di specializzazione: ore 2000

Principali caratteristiche del nostro modello di formazione:
La conoscenza approfondita della famiglia di origine di ciascun allievo
L'uso del gruppo di allievi come laboratorio di esperienze relazionali
Lo studio del non-verbale e dell'immagine come linguaggio di riferimento
Lo studio della famiglia normale come "base sicura" per il confronto con quella portatrice di patologia
Lo studio della Psicopatologia da un punto di vista familiare e relazionale
La supervisione clinica diretta di almeno due processi terapeutici con coppie o famiglie per ciascun allievo
La supervisione indiretta sull'attività clinica condotta dall'allievo nel suo ambiente di lavoro
Il confronto con la realtà dei servizi (nel tirocinio) seguito attraverso i "Tutors"
Il supporto teorico generale e specifico a quanto sopra scritto
La fornitura di una bibliografia e videografia guidata adeguata a tutto questo.

Metodologia e tempi:
I corsi hanno inizio ogni anno, tendenzialmente nel mese di gennaio. Il Modulo Relazionale (Pre-training e Training) si articola in incontri quindicinali di dieci ore ciascuno, abitualmente di venerdì o sabato. Il Modulo Teorico Parte Specifica (CIOR) si tiene una volta al mese per dodici mesi, abitualmente di sabato. Il Modulo Teorico Parte Generale (le lezioni teoriche) si tiene o durante il week-end, o in un giorno infrasettimanale. I Seminari sono generalmente il giovedì o il venerdì. L’orario di una giornata di lavoro è usualmente: 9:00-18:00.
L’Istituto dispone di aule con specchio unidirezionale e strumentazione audiovisiva per la supervisione clinica diretta e indiretta. Gli studenti potranno accedere alla Biblioteca dell’Istituto per loro necessità di aggiornamento.

Criteri di ammissione:
Ai corsi sono ammessi Laureati in Medicina e Chirurgia o in Psicologia iscritti ai rispettivi Albi Professionali, secondo modalità di selezione psico-attitudinali deliberate dal Consiglio dei Docenti. Ogni candidato deve presentare una domanda di ammissione al colloquio corredata da copia del certificato di laurea, dell’abilitazione e da un curriculum. Successivamente al candidato viene comunicato l’appuntamento per il colloquio preliminare selettivo della durata di 45 minuti c.a. tenuto dal Direttore della Didattica (ripetuto da un altro didatta nei casi dubbi), e viene valutato il curriculum, le richieste verranno esaminate in base alla data di invio.
Il colloquio ha lo scopo di valutare la maturità personale del candidato, la predisposizione al lavoro con gruppi e famiglie, nonché di evidenziare eventuali rischi personali che possano sconsigliare l’ammissione alla formazione.
La terapia personale è auspicata, ma non obbligatoria.

Il gruppo di specializzazione è formato da 16 allievi per sede.

Valutazione annuale e finale:
Il Consiglio dei Docenti delibera le modalità degli esami annuali e nomina, secondo le modalità ed i criteri stabiliti nel regolamento d’Istituto, una apposita commissione esaminatrice per ciascun anno di corso.
Agli esami annuali non vengono ammessi gli allievi che, dalle risultanze dei registri del Corso e dal Libretto di Formazione personale, abbiano superato il 20% delle assenze, salvo la possibilità di percorsi integrativi negli anni successivi o alla fine del quadriennio, concordati annualmente con gli interessati.
Gli esami annuali sono teorico-pratici. La valutazione delle acquisizioni teoriche è relativa sia agli insegnamenti teorici seguiti dall’allievo, sia alla teoria della clinica in indirizzo psicoterapeutico specifico dell’Istituto. La valutazione pratica è relativa alle acquisizioni di una adeguata competenza professionale nell’indirizzo psicoterapeutico specifico dell’Istituto ed al conseguimento di adeguate competenze relative alla conduzione della relazione interpersonale e specificatamente psicoterapeutica.
Alla prova finale vengono ammessi gli allievi che, dalle risultanze dei Registri di Corso e del libretto di formazione personale, non abbiano superato il 20% delle assenze in ciascuna delle aree formative (modulo clinico, modulo teorico, seminari). La tolleranza per le assenze non si applica al tirocinio.
L’allievo è ammesso alla prova finale dopo aver consegnato un lavoro di tesi precedentemente concordato con un relatore di tesi secondo le modalità ed i criteri stabiliti nel Regolamento d’Istituto, ed un lavoro su un seminario.
La prova finale prevede una parte teorica volta a verificare le acquisizioni teoriche di teoria della clinica complessivamente impartite nel corso della formazione clinica attraverso la discussione, e dalla valutazione critica di un lavoro di tesi più un lavoro su un seminario presentati dall’allievo, ed una parte pratica volta a valutare la acquisizione della competenza professionale dell’allievo nell’indirizzo psicoterapeutico specifico dell’Istituto anche relativamente alla conduzione della relazione interpersonale di natura psicoterapeutica ed all’assunzione consapevole della responsabilità etica connessa alla professione di psicoterapeuta e al rispetto della deontologia professionale. La parte pratica della prova finale prevede, secondo le modalità stabilite nel Regolamento d’Istituto, l’esposizione argomentata di una terapia familiare conclusa dall’allievo e dall’équipe con particolare sottolineatura del contesto terapeutico in cui ha avuto luogo il contratto, dell’ipotesi diagnostica che ha orientato le scelte terapeutiche sia sul versante individuale del paziente che nell’analisi delle risorse e dei limiti del sistema familiare . Questo elaborato scritto potrà essere accompagnato da una videoregistrazione attestante i passaggi significativi del processo terapeutico.
Inoltre l’allievo dovrà superare una prova pratica clinica consistente in un commento (sempre scritto) che segue l’osservazione di una prima seduta familiare videoregistrata. L’allievo deve rispondere ai seguenti quesiti sulla seduta osservata: 1°) Quale diagnosi relazionale – 2°) Quale trattamento - 3°) Quale prognosi – 4°) Quale difficoltà personale l’allievo pensa che avrebbe con quella famiglia se fosse il terapista.
Tali elaborati verranno discussi pubblicamente dalla Commissione di Tesi che il Consiglio dei Docenti nominerà all’uopo composta da almeno tre Docenti principali, di cui uno di un altro Istituto affine.
La Valutazione Finale sarà espressa in 90esimi e verrà riportata sul Diploma di Specializzazione.
Al termine del Corso, dopo il superamento della prova finale, viene rilasciato all’allievo il Diploma di Specializzazione in Psicoterapia Familiare e Relazionale ad indirizzo relazionale sistemico, legittimante l’esercizio dell’attività psicoterapeutica.
Il Diploma, in originale unico, è firmato dai Responsabili della Scuola ed è registrato e numerato su apposito registro.

L'attuale Programma delle Attività Didattiche della Scuola di Specializzazione del nostro Istituto è stato approvato dalla Commissione Tecnica Consultiva del Ministero (CTC) in data 30 dicembre 2020.

Il Piano Didattico si compone di:

  • Insegnamenti teorici
  • Insegnamenti pratici
  • Seminari
  • Tirocinio presso Istituzioni abilitate

Gli Insegnamenti teorici si suddividono in:

  1. di base non clinici A
  2. di base clinici B
  3. di indirizzo C
  4. Seminari

Gli Insegnamenti pratici si suddividono in:

Training Clinico di Base: insegnamenti caratterizzanti con lezioni teoriche e attività pratiche - C

Supervisioni: formazione pratica di macro –tipo F (da 1 a 5 differenti tipologie di supervisione)

Esercitazioni pratico-clinicheD

L’organizzazione del Piano Didattico è costruita secondo il criterio di privilegiare al Primo Anno le materie Teoriche per poi modulare, con gradualità negli anni successivi, una attività didattica che privilegi sempre più le attività teorico-cliniche e pratiche.

1° ANNO

Attività formative teoriche di base non cliniche e cliniche

Attività formativa

Ore

Didatta

Psicologia generale 1    - A.1

10

Marta Elena

Psicologia età evolutiva 1  - A.2

10

Giovanni Consolaro

Epistemologia   - A.3

10

Marcellino Vetere

Psichiatria   - B1.

10

Francesca Fontana

Psicopatologia generale 1   - B.2

10

Fabiana Filippi

Metodi e tecniche psicodiagnostiche 1  -  B.3

10

Carlo Vetere

Approccio Gestaltico  - B.5

10

Fabiana Filippi

 

Attività formative teoriche di indirizzo

Attività formativa

Ore

Didatta

Teoria e tecnica dell'osservazione relazionale  - C.1

20

Didatta interno

Teoria e tecnica della comunicazione umana  - C1.

10

Didatta interno

Psicodinamica dello sviluppo e delle relazioni familiari 1  - C.1

20

Didatta interno

 

Attività formative teorico-cliniche e pratiche

Attività formative

Ore

Didatta

Training Clinico di Base

130

Didatta interno

Supervisione  - F.4

10

Didatta interno

Supervisione  - F.5

40

Didatta interno

Esercitazioni pratico cliniche – D.1

10

 

 

I Seminari di studio: il programma annuale prevede la partecipazione ad almeno quattro seminari tenuti da Docenti Interni od Esterni Italiani e Stranieri. Hanno lo scopo di aggiornare gli allievi sugli ultimi sviluppi di teorie o tecniche, di fare il punto su temi importanti, di confrontare l'approccio teorico-clinico dell’ ITFV con quello di altre scuole di terapia familiare o di altre forme di psicoterapia.  Totale ore seminariali 40

Tirocinio: il tirocinio viene svolto presso strutture pubbliche operanti nell'ambito della salute mentale, convenzionate con l’ITFV. Totale ore tirocinio 150

Totale ore 1° anno 500

2° ANNO

Attività formative teoriche di base non cliniche e cliniche

Attività formativa

Ore

Didatta

Psicologia generale 2    - A.1

10

Marta Elena

Psicologia sociale  -A.1

10

Fabiana Filippi

Psicologia età evolutiva 2  - A.2

10

Giovanni Consolaro

Psicopatologia generale 2   - B.2

10

Fabiana Filippi

Metodi e tecniche psicodiagnostiche 2  -  B.3

10

Carlo Vetere

Psicodiagnostica clinica - B3

10

Carlo Vetere

 

Attività formative teoriche di indirizzo

Attività formativa

Ore

Didatta

Elementi di diagnostica relazionale  - C.1

10

Didatta interno

Psicodinamica dello sviluppo e delle relazioni familiari 2  - C.1

20

Didatta interno

Teorie e tecniche della comunicazione umana in ambito psicoterapico – C.1

10

Didatta interno

 

Attività formative teorico-cliniche e pratiche

Attività formative

Ore

Didatta

Training Clinico di Base

110

Didatta interno

Supervisione F.1

15

Didatta interno

Supervisione F.3

10

Didatta interno

Supervisione  - F.4

10

Didatta interno

Supervisione  - F.5

35

Didatta interno

Esercitazioni pratico cliniche  - D.1

30

 

 

I Seminari di studio: il programma annuale prevede la partecipazione ad almeno quattro seminari tenuti da Docenti Interni od Esterni Italiani e Stranieri. Hanno lo scopo di aggiornare gli allievi sugli ultimi sviluppi di teorie o tecniche, di fare il punto su temi importanti, di confrontare l'approccio teorico-clinico dell’ ITFV con quello di altre scuole di terapia familiare o di altre forme di psicoterapia.  Totale ore seminariali 40

Tirocinio: il tirocinio viene svolto presso strutture pubbliche operanti nell'ambito della salute mentale, convenzionate con l’ITFV. Totale ore tirocinio 150

Totale ore 2° anno 500

3° ANNO

Attività formative teoriche di base non cliniche e cliniche

Attività formativa

Ore

Didatta

Teoria dell’Attaccamento  - A.2

10

Riccardo Bertaccini

La dimensione corporea in psicoterapia - B.4

10

Marcellino Vetere

Psicologia del divorzio  - B.4

20

Aldo Mattucci

Approccio relazionale e familiare - B.5

10

Dino Mazzei

Approccio gruppale e psicodinamico - B.5

10

Irmo Carraro

Approccio psicoanalitico - B.5

10

Esposito Cristina

Approccio psicogiuridico - B.5

20

Luciano Tonellato

 

Attività formative teorico-cliniche e pratiche

Attività formative

Ore

Didatta

Training Clinico di Base

100

Didatta interno

Supervisione - F.3

30

Didatta interno

Supervisione  - F.4

10

Didatta interno

Supervisione  - F.5

50

Didatta interno

Esercitazioni pratico cliniche  D.1

30

 

 

I Seminari di studio: il programma annuale prevede la partecipazione ad almeno quattro seminari tenuti da Docenti Interni od Esterni Italiani e Stranieri. Hanno lo scopo di aggiornare gli allievi sugli ultimi sviluppi di teorie o tecniche, di fare il punto su temi importanti, di confrontare l'approccio teorico-clinico dell’ ITFV con quello di altre scuole di terapia familiare o di altre forme di psicoterapia.  Totale ore seminariali 40

Tirocinio: il tirocinio viene svolto presso strutture pubbliche operanti nell'ambito della salute mentale, convenzionate con l’ITFV. Totale ore tirocinio 150

Totale ore 3° anno 500

4° ANNO

Attività formative teoriche di base non cliniche e cliniche

Attività formativa

Ore

Didatta

Sessuologia clinica  - B.4                                                                                                        

20

Silvia Ursoleo

La dimensione corporea in psicoterapia - B.4

20

Marcellino Vetere

Approccio psicoanalitico familiare e di coppia – B.5

10

Katia giacometti

 

Attività formative teoriche di indirizzo

Attività formativa

Ore

Didatta

Teoria delle dinamiche familiari delle "nuove" forme di famiglia – C.1

10

Didatta interno

 

Attività formative teorico-cliniche e pratiche

Attività formative

Ore

Didatta

Training Clinico di Base

90

Didatta interno

Supervisione - F.3

30

Didatta interno

Supervisione  - F.4

10

Didatta interno

Supervisione  - F.5

70

Didatta interno

Esercitazioni pratico cliniche  - D.1

50

 

 

I Seminari di studio: il programma annuale prevede la partecipazione ad almeno quattro seminari tenuti da Docenti Interni od Esterni Italiani e Stranieri. Hanno lo scopo di aggiornare gli allievi sugli ultimi sviluppi di teorie o tecniche, di fare il punto su temi importanti, di confrontare l'approccio teorico-clinico dell’ ITFV con quello di altre scuole di terapia familiare o di altre forme di psicoterapia.  Totale ore seminariali 40

Tirocinio: il tirocinio viene svolto presso strutture pubbliche operanti nell'ambito della salute mentale, convenzionate con l’ITFV. Totale ore tirocinio 150

Totale ore 4° anno 500


 

COSTI

Colloquio di selezione: 50 € + IVA

Iscrizione annuale all’ITFV: 230 €
(comprendente, oltre ai diritti di segreteria, materiale didattico, l’abbonamento ad alcune riviste del settore ed una polizza assicurativa infortuni e R.C.).

Costo del Corso del Ciclo Vitale della Famiglia 1380,00 € suddivisibili in 12 rate da 115,00 € esenti IVA ai sensi dell'Art. 10, n° 20 del DPR 633/72 e successive modifiche ed integrazioni. Questo modulo rientra nelle ore teoriche del Primo Biennio della Scuola ma, per motivi organizzativi il costo viene conteggiato a parte pur essendo compreso nel costo complessivo di partecipazione alla Scuola.

Costo per ogni anno di training in Psicoterapia 3.900,00 € esente IVA ai sensi dell'art. 10, n° 20 del DPR 633/72 e successive modifiche ed integrazioni, suddiviso in 12 rate mensili di 325,00 € ciascuna.

Iscrizione annuale all' Associazione Istituti Terapia Familiare AITF € 20
L’iscrizione da diritto alla partecipazione gratuita ad eventi culturali di livello nazionale/internazionale organizzati dall’AITF stesso e di fruire a forme agevolate (anche gratuitamente nei limiti dei posti messi a disposizione) di partecipazione a Seminari organizzati da altri Istituti di formazione in psicoterapia appartenenti all’AITF.
È previsto l’inserimento e data visibilità al nome dell’iscritto nell’Albo dell’Associazione.
Inoltre, l’esistenza di una Associazione nazionale che vigili e funga da stimolo nei confronti di interlocutori importanti (quali il Ministero e gli Ordini professionali) è garanzia per tutti coloro che hanno a cuore la valorizzazione della figura dello psicoterapeuta ed in particolare quello familiare.

Il costo complessivo per il Corso di Specializzazione è di € 17.980,00 + le variazioni sul costo della vita aggiornata di anno in anno secondo i dati ISTAT.
RIEPILOGO COSTI: PRIMO ANNO € 230,00 (iscrizione ITFV) + €20,00 (iscrizione AITF) + € 1,380,00 (Cior) + € 3.900,00
SECONDO ANNO € 230,00 (iscrizione ITFV) + €20,00 (iscrizione AITF) + € 3.900.00 (+ variazione ISTAT)
TERZO ANNO € 230,00 (iscrizione ITFV) + €20,00 (iscrizione AITF) + € 3.900.00(+ variazione ISTAT)
QUARTO ANNO € 230,00 (iscrizione ITFV) + €20,00 (iscrizione AITF) + €3.900.00 (+ variazione ISTAT)
TOTALE PREVISTO € 17.980,00 (più variazioni annuali ISTAT)

Perché uno psicologo dovrebbe scegliere una Scuola sistemica e perché proprio l’Istituto Veneto di Terapia Familiare?

L’approccio sistemico – relazionale non è una tecnica di intervento, ma una lettura delle dinamiche che riguardano l’individuo nelle sue varie forme di relazione: con i propri genitori, nella coppia, con i figli, tra fratelli, con gli amici, con i colleghi, ecc.

L’obiettivo della Scuola di Psicoterapia Familiare e Relazionale non è quindi quello di abilitare i futuri psicoterapeuti a lavorare solo con la famiglia, ma anche con le persone singole, con le coppie, con i gruppi.

Perché allora parliamo di famiglia? Perché è dentro la famiglia che ogni individuo apprende a:

  • Generare amore
  • Infondere speranza
  • Tollerare la sofferenza
  • Favorire la crescita di ogni singolo individuo e di tutta la famiglia

In buona sostanza ognuno di noi apprende in famiglia come si affrontano i vari passaggi evolutivi della vita e di come ogni generazione può rappresentare un’evoluzione rispetto a quella precedente, nel rispetto dei limiti e delle risorse presenti in ogni individuo.

Ad esempio, quando si parla di come si apprende a trattare il dolore non ci riferiamo a come si affrontano situazioni traumatiche o drammatiche. Ci riferiamo a quella fisiologica e indispensabile quota di sofferenza insita in tutti i passaggi evolutivi della vita. Le differenze di genere, di generazioni, e di stirpi che caratterizzano la famiglia, generano continui confronti/scontri tra i suoi membri. La stessa crescita personale richiede, pertanto, una costante rinegoziazione sia con se stessi che con le persone più significative. Sappiamo bene come ogni negoziazione comporta l’accettazione di una “perdita” e, di conseguenza, osserviamo quanto ogni individuo sia in costante movimento. Solo la capacità di trattare il dolore “fisiologico”, in parte connesso a tali perdite, ci permetterà di far fronte alle sofferenze legate alle difficoltà della vita, ai lutti, agli insuccessi, ai traumi di varia natura.

 

FACCIAMO ALCUNI ESEMPI

Se nel nostro studio giunge un individuo che sta affrontando con sofferenza le difficoltà legate al proprio ambito lavorativo, avrà bisogno di un aiuto professionale che gli permetta di distinguere quanto del proprio disagio attenga al contesto lavorativo in cui è inserito e quanto invece sia in rapporto a limiti personali nell’affrontare i disagi e le frustrazioni che ogni esperienza di vita può comportare. In questo caso la persona andrà aiutata a ripercorrere le varie tappe della sua crescita per comprendere quali sono stati i valori, i miti, i modelli che gli sono arrivati dalle generazioni precedenti. Nella fattispecie, quale valore ha avuto il lavoro nella sua storia familiare, quali aspettative e attese ricadevano su di lui, ecc. Ma anche come fa fronte ai dolori, come è stato educato ad affrontare o evitare il conflitto.

Se invece abbiamo di fronte una coppia che sta attraversando una fase critica della propria relazione o che cerca di capire come separarsi, dovremo essere in grado di fornire un supporto utile alla conoscenza, ad esempio, dei modelli di coppia che ognuno ha ricevuto attraverso il passaggio da una generazione all’altra, di come ridefinire il confine tra l’essere coppia e l’essere genitori, di come le dinamiche presenti dentro le rispettive famiglie d’origine abbiano potuto condizionare le scelte affettive e l’incontro di coppia e, ovviamente, di tanto altro ancora.

In che modo, invece, arrivano alla nostra attenzione le famiglie? I terapeuti più esperti sanno bene che sono i bambini o gli adolescenti che, attraverso il loro disagio, portano la famiglia in terapia. È fondamentale inquadrare le difficoltà delle famiglie non come un arresto patologico del loro sviluppo, ma piuttosto come una parte della loro evoluzione, come un’occasione di riorganizzazione.

La terapia con la famiglia, come afferma Andolfi, è in realtà un lavoro di rete, ovvero una ricerca di risorse, di mani che possano abbracciare salute e disagi. Il malessere delle famiglie si esprime in numerosi modi: disturbi del comportamento in bambini e adolescenti, disturbi del comportamento alimentare, tentati suicidi, depressioni, disturbi fobico-ossessivi, psicosi, sintomi psicosomatici, abusi affettivi e fisici, tossicodipendenze di varia natura.

La competenza del futuro psicoterapeuta si costruisce quindi su vari fronti: partendo da un imprescindibile approfondimento teorico si va via via, nell’arco dei quattro anni, alla costruzione di un’esperienza sul campo che si crea, giorno dopo giorno, attraverso l’incontro con le storie, le più svariate, di dolore, di perdita, di impotenza, di disperazione e così via. Parte centrale è l’esperienza clinica che ogni specializzando vivrà attraverso l’incontro con coppie o famiglie (con la supervisione diretta dei didatti), a cui faranno seguito prima una rivisitazione condivisa con il proprio sottogruppo di lavoro della seduta effettuata e successivamente la rielaborazione con il didatta e tutto il gruppo nella pre-seduta successiva.

CONDIZIONE ESSENZIALE PER SVOLGERE L’ATTIVITA’ PSICOTERAPICA NEI VARI CONTESTI È L’ACQUISIZIONE DELLA CAPACITÀ DI NON RINCHIUDERSI DENTRO SCHEMI RIGIDI E PRECOSTITUITI: OGNI INDIVIDUO CHE INCONTRIAMO È DIVERSO DA TUTTI GLI ALTRI, OGNI COPPIA O FAMIGLIA CHE INCONTRIAMO HA DELLE DINAMICHE PROPRIE CHE SI DIFFERENZIANO DA QUELLE DI TUTTE LE ALTRE COPPIE E FAMIGLIE. IN SINTESI DOBBIAMO ESSERE CAPACI DI NON LEGARCI TROPPO ALLE NOSTRE CONVINZIONI E AI NOSTRI SCHEMI.

IN ALTRE PAROLE PER ESSERE UN BUON TERAPEUTA DOBBIAMO ESSERE FLESSIBILI E ATTENTI ALLE NOVITÀ CHE OGNI INCONTRO CI RISERVA.

Un’attenta lettura, nel sito, delle varie attività svolte all’interno dell’Istituto vi permetterà di cogliere la coerenza con quanto appena descritto.

Ad oggi hanno completato il loro percorso oltre quattrocento terapeuti.

Se sei interessato chiama in segreteria e chiedi di essere contattato dal Direttore della Scuola Dott. Aldo Mattucci per dirimere dubbi e incertezze e per porre domande su questioni specifiche.

Ordinamento della Scuola di specializzazione in Psicoterapia Familiare e Relazionale dell’Istituto Veneto di Terapia Familiare

riconosciuta dal M.IU.R. con D.M. del 3 aprile 2003 e dopo pubblicazione in G.U. n°94 del 23 aprile 2003

Articolo 1

  1. Il presente Ordinamento Didattico é adottato in conformità a quanto disposto dal Decreto 25 novembre 1998, n. 509, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 37 del 15 febbraio 1999 “Regolamento recante norme per il riconoscimento degli Istituti abilitati ad attivare Corsi di Specializzazione in Psicoterapia ai sensi dell’art. 17, comma 96 della Legge 15 maggio 1997, n. 127”.
  2. L’Ordinamento presente disciplina i Corsi di Specializzazione in Psicoterapia Familiare e Relazionale attivati dall’Istituto Veneto di Terapia Familiare con Sede Legale in Treviso, presso le proprie sedi in Treviso -Via della Quercia 2- in Torri di Quartesolo (VI) -Via Pola 30- e in Marcon (VE) -Viale della Stazione 2/a-. L’Istituto sopraccitato é stato abilitato ad istituire Corsi di Specializzazione in Psicoterapia con D.M. del 3 aprile 2003 - G.U. n. 94 del 23 aprile 2003- per la sede di Treviso, con D.M. Del 16 giugno 2003 - G.U. n. 147 del 27 giugno 2003- per la sede di Vicenza e con D.M. del 18 luglio 2008 - G.U. n. 186 del 09 agosto 2008- per la sede di Marcon (VE).
  3. Il presente Ordinamento, in conformità all’art. 9, comma 1 del Regolamento per il riconoscimento degli Istituti abilitati ad attivare Corsi di Specializzazione in Psicoterapia (art. 17, comma 96, Legge 127/97), denominato qui di seguito “Regolamento”, é stato approvato dal Consiglio dei Docenti dell’Istituto.

 

Articolo 2

  1. Il competente Organo deliberante dell’Istituto (composto dai Responsabili dell’Istituto e dal Consiglio dei Docenti) provvede ad attivare il Corso quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia Familiare e Relazionale, nelle sedi indicate nel decreto come da art. 1, comma 2 del presente Ordinamento. Il numero degli allievi ammessi ai Corsi di Specializzazione in conformità all’art. 4, comma 1 del Regolamento, viene deliberato per ciascun ciclo formativo quadriennale, così da permettere composizioni numeriche tra le singole annualità fino a raggiungere un totale massimo complessivo di 128 allievi (massimo16 allievi per anno di corso, per sede) per le sedi di Torri di Quartesolo e Marcon e di 72 allievi (massimo 18 allievi per anno di corso) per la sede di Treviso.
  2. Il Consiglio dei Docenti nomina, su proposta dei Responsabili dell’Istituto, un Comitato Scientifico formato da tre esperti nelle discipline indicate dall’art. 8, comma 3 del Regolamento tra i quali un Docente universitario che non insegni presso l’ Istituto.
  3. Il Comitato Scientifico presenterà annualmente al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nelle forme richieste dal Ministero stesso, una relazione/documentazione che illustri l’attività scientifica e didattica svolta dall’Istituto nell’anno precedente ed i programmi scientifici e didattici adottati dall’Istituto per l’anno successivo.
  4. Il Comitato Scientifico della Scuola è composto dal Direttore della Scuola di Specializzazione Dott. Aldo Mattucci, dal Responsabile Legale dell’ITFV Dott. Luciano Tonellato e dal Garante della Scuola Prof. Giancarlo Tamanza, Professore Associato per il settore Scientifico Disciplinare M-PSI/08 (Psicologia Clinica) presso la Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ed è coadiuvato dal Consiglio dei Docenti composto, oltre che dal Direttore della Scuola di Specializzazione dott. Aldo Mattucci, dal Direttore della Sede di Treviso dell’ ITFV dott. Luciano Tonellato, dal Direttore della Sede di Torri di Quartesolo-Vicenza dell’ ITFV dott. Marcellino Vetere, dalla Dott.ssa Fabiana Filippi Direttrice della Sede di Marcon- Venezia, dalla dott.ssa Luisa Consolaro in qualità di docente anziana e dal Dott. Giovanni Consolaro in qualità di responsabile della sezione dell’ITFV che specificamente si occupa della ricerca rivolta alle famiglie con figli in età evolutiva. Al Comitato Scientifico possono inoltre partecipare i Membri Onorari del Comitato stesso: la Dr.ssa Cristina Dobrowolski e il Prof. Rodolfo de Bernart.
  5. I membri del Consiglio dei Docenti si impegnano a non ricevere alcun compenso dagli allievi durante la frequenza al quadriennio, al di fuori del costo della Scuola. In particolare non accetteranno di fare supervisioni o terapie di allievi, al di fuori dell’attività didattica convenuta.
  6. Collaborano alla Scuola: Didatti Interni, Didatti Esterni, Didatti in formazione e Tutors, Docenti Italiani e Stranieri per i Seminari. Gli elenchi dei Didatti Interni, Didatti Esterni, Didatti in formazione e Tutors, vengono resi pubblici tramite il sito ufficiale dell’ITFV. I docenti che tengono i Seminari sono pubblicizzati tramite gli eventi che l’Istituto organizza e nel sito ufficiale sono riportati i nomi di coloro che collaborano con l’ITFV.

Articolo 3

  1. I Corsi di Specializzazione in Psicoterapia Familiare e Relazionale, attivati dall’Istituto Veneto di Terapia Familiare, istituiti per i fini di cui all’art. 3 della Legge 56/89, hanno lo scopo di formare gli allievi all’esercizio della psicoterapia secondo l’ordinamento relazionale sistemico, rivolgendosi a famiglie, coppie, individui e gruppi presentanti problematiche relazionali e psicopatologiche.
  2. Ai Corsi sono ammessi i laureati in Psicologia ed in Medicina e Chirurgia, iscritti ai rispettivi Albi Professionali, secondo modalità di selezione psicoattitudinali deliberate dal Consiglio dei Docenti. I predetti laureati possono essere iscritti ai corsi purché conseguano il titolo di abilitazione all’esercizio della professione entro la prima sessione utile successiva all’effettivo inizio dei Corsi stessi.
  3. Eventuali abbreviazioni di Corso possono essere deliberate dal Consiglio dei Docenti sulla base di criteri oggettivi definiti dall’Ordinamento d’Istituto, per quegli studenti in possesso dei requisiti indicati dall’art. 7, comma 5, del Decreto 11 dicembre 1998, n. 509, purché acquisiti presso il medesimo Istituto o presso Istituti con lo stesso indirizzo metodologico e culturale. Il Consiglio dei Docenti, tenuto conto degli ordinamenti didattici in vigore, predispone un piano di studi integrativo personalizzato che tenga conto del debito formativo sia in termini quantitativi che qualitativi e permetta all’allievo di completare la formazione.

 

Articolo 4

  1. I Corsi di cui all’art. 1, comma 2, hanno durata quadriennale. Il numero di ore complessivo comprendente, sia l’insegnamento teorico che la formazione pratica, é di 500 ore annuali, di cui almeno 130 dedicate al tirocinio presso strutture e servizi pubblici e convenzionati accreditati dal Consiglio dei Docenti secondo i criteri di cui all’art. 7 e approvati dalla Commissione Tecnico Consultiva del Ministero.
  2. Gli allievi che allo scadere del ciclo formativo indicato nel decreto di riconoscimento di cui all’art.1, comma 2, del presente Ordinamento, non abbiano completato il percorso formativo possono essere autorizzati dal Consiglio dei Docenti, secondo le modalità ed i criteri previsti dall’Ordinamento didattico, a frequentare come fuori corso fino a che non abbiano completato il percorso formativo. Gli allievi fuori corso non sono computati ai fini dell’art. 2, comma 1, del presente Ordinamento.
  3. La formazione teorica é articolata come segue:
    1. lezioni teoriche di tipo seminariale concernente argomenti di Psicologia Generale, Psicologia dello Sviluppo, Psicopatologia e Diagnostica clinica,in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 8, comma 3 del Regolamento, suddivisi in approfondimenti specifici legati alla formazione clinica dello psicoterapeuta familiare;
    2. lezioni seminariali che presentino agli allievi i principali indirizzi psicoterapeutici con discussione e, ove possibile, integrazione degli apporti teorici di altri orientamenti;
    3. lezioni seminariali che presentino agli allievi i modelli teorico/clinici praticati in terapia familiare secondo orientamenti appartenenti all’area sistemica, distinti da quello adottato dall’Istituto;
    4. approfondimento della teoria relazionale e sistemica praticata dall’ Istituto svolto in piccolo gruppo attraverso letture, studio e discussioni di testi, articoli o pubblicazioni, il cui elenco viene approvato ed aggiornato dal Consiglio dei Docenti.
  4. La formazione pratica si articola come segue:
    1. incontri di formazione in piccolo gruppo finalizzati a supervisionare la pratica clinica del formando e ad analizzarne il contesto clinico/professionale secondo la metodica relazionale sistemica praticata presso l’Istituto Veneto di Terapia Familiare nota a livello internazionale e presentata in numerose pubblicazioni. In particolare verranno individuate opportune esercitazioni/simulazioni di sedute, visione ed analisi di materiale videoregistrato, analisi di registrazioni di colloqui clinici, per formare alla tecnica del colloquio e della conduzione di seduta;
    2. esperienza diretta della pratica clinica come segue: nel 2°,3° e 4° si prevede un’osservazione, tramite specchio unidirezionale, di sedute di consultazione condotte in diretta dagli allievi, precedute e seguite da elaborazioni e commenti, sotto la guida del docenti stessi della scelta di conduzione praticata. Per il 3°e 4° anno l’allievo sarà motivato a condurre sedute di consultazione e terapia con supervisione diretta del docente del Corso, tramite specchio unidirezionale anche in altri orari aggiunti (gruppi clinici);
    3. la frequenza, debitamente documentata, al tirocinio di cui all’art. 6 del presente Ordinamento, presso strutture e servizi pubblici e privati convenzionati secondo le modalità ed i criteri di cui all’art. 6, comma 2, del presente Ordinamento, per un totale di 130 ore annuali.
  5. La formazione personale dell’allievo prevede la partecipazione ad incontri di gruppo finalizzati, attraverso l’analisi della propria storia familiare, a sperimentare una dimensione riflessivo/terapeutica secondo il modello teorico/clinico dell’Istituto.

 

Articolo 5

  1. La formazione teorica comprende degli insegnamenti ripartiti nelle aree previste dall’art. 4, comma 3, del presente Ordinamento.
  2. La formazione teorica prevista dall’art. 4, comma 3, a), del presente Ordinamento, in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 9, comma 2, del Regolamento, prevede almeno 15 insegnamenti per ogni ciclo formativo.
  3. Il Consiglio dei Docenti individua, per ogni ciclo formativo, gli insegnamenti teorici ai sensi dell’art. 9, comma 2 del Regolamento M.U.R.S.T. e per ogni variazione chiede autorizzazione e parere di congruità al Comitato Tecnico Consultivo del Ministero. Delle lezioni teoriche in materie di insegnamento afferenti alle aree di Psicologia Generale, Psicologia dello Sviluppo, Psicopatologia e Diagnostica clinica, di cui all’art. 4, comma 3 (a), del presente Ordinamento, vengono incaricati sia titolari di cattedra universitaria o ricercatori delle università italiane o straniere di comprovata qualificazione, sia teorici e clinici di specifica e documentata esperienza nella materia di insegnamento. Le lezioni teoriche aventi per argomento i principali indirizzi psicoterapeutici di all’art. 4, comma 3 (b), e comma 3 (c), del presente Ordinamento vengono affidate a clinici di comprovata esperienza nell’indirizzo clinico materia di insegnamento. Gli incarichi vengono stabiliti dal Consiglio dei Docenti in base ai programmi definiti per ciascun biennio di insegnamento e viene chiesta autorizzazione preventiva in caso di cambiamento alla Commissione Tecnico Consultiva del Ministero. Della formazione specifica nell’indirizzo metodologico e teorico-clinico seguito dall’Istituto, ivi comprese le supervisioni dirette ed indirette, vengono incaricati i Docenti dell’Istituto.
  4. Il Corso di Specializzazione si articola in due bienni per 4 anni complessivi. Il primo propedeutico è teso a fornire agli allievi una preparazione di base ed una conoscenza approfondita della diagnostica e della psicopatologia relazionale; il secondo, invece, più clinico applicativo, è finalizzato alla comprensione del processo terapeutico nelle sue diverse fasi ed articolazioni ed all’applicazione clinica del modello di terapia familiare e relazionale nelle più comuni patologie e nei differenti contesti. Ogni anno si compone di 500 ore articolate in:

    Modulo teorico:

    Parte generale: 84 ore per il primo anno; 94 ore per il secondo anno; 61 ore per il terzo anno e 77 ore per il quarto anno.

    Parte specifica: 51 ore per il primo e secondo anno; 92 ore per il terzo anno e 76 ore per il quarto anno.

    Modulo relazionale:

    Primo anno, 235 ore suddivise in: - 160 di lavoro specifico teorico-pratico, personale e clinico, - 35 di esercitazioni clinico-pratiche guidate da un didatta o da un tutor (Seminario Grandi Autori, Seminario sul Processo Terapeutico, Osservazione guidata di nastri video di terapia, etc.), - 40 ore di Seminari su argomenti specifici.

    Secondo anno, 225 ore suddivise in: - 160 di lavoro specifico teorico-pratico, personale e clinico, - 25 di esercitazioni clinico-pratiche guidate da un didatta o da un tutor (Seminario Grandi Autori, Seminario sul Processo Terapeutico, Osservazione guidata di nastri video di terapia, etc.), - 40 ore di Seminari su argomenti specifici.

    Terzo e quarto anno, 220 ore suddivise in: - 160 di lavoro specifico teorico-pratico, personale e clinico, - 20 di esercitazioni clinico-pratiche guidate da un didatta o da un tutor, - 40 ore di Seminari su argomenti specifici.

  5. Il Modulo Teorico Parte Specifica denominato CIOR si tiene una volta al mese per dodici mesi, abitualmente di sabato. Il Modulo Teorico Parte Generale (le lezioni teoriche) si tiene o durante il week-end, o in un giorno infrasettimanale. Il Modulo Relazionale (Pre-training e Training) si articola in incontri quindicinali di otto ore ciascuno, abitualmente di venerdì o sabato. I Seminari sono generalmente il venerdì e il sabato. L’orario abituale di una giornata di lavoro è: 9-13 / 14-18 salvo le ore teoriche per le quali sono previste un maggior numero di ore giornaliere.
  6. I calendari delle lezioni vengono pubblicizzati agli allievi tramite l’area riservata del sito dell’ITFV, come le eventuali variazioni che possono essere necessarie per esigenze dell’attività didattica. Per poter programmare e coordinare in modo efficace le attività didattiche e le differenti comunicazioni con gli allievi della Scuola, l’ITFV si avvale di mezzi informatici mettendo a disposizione un sito internet ed accessi personalizzati per l’acquisizione di materiale didattico e di informazioni di carattere riservato.

    I corsi hanno inizio ogni anno, tendenzialmente nel mese di gennaio.

  7. L’Istituto dispone di aule con specchio unidirezionale e strumentazione audiovisiva per la supervisione clinica diretta e indiretta. Gli studenti potranno accedere alla Biblioteca dell’Istituto per loro necessità di aggiornamento.

 

Articolo 6

  1. L’insegnamento teorico e la formazione pratica sono integrati dalla frequenza dell’allievo ad un tirocinio professionale, di 130 ore annuali, da svolgersi presso strutture e servizi pubblici e convenzionati accreditati, tramite apposita convenzione, in ottemperanza con le direttive ministeriali.
  2. Il tirocinio viene svolto presso strutture pubbliche o private, ma convenzionate con un Ente pubblico, operanti nell’ambito della salute mentale, e convenzionate con l’ITFV nel rispetto delle direttive ministeriali. Lo scopo è di consentire all’allievo di confrontare il proprio modello di formazione con le domande articolate dell’utenza e di acquisire esperienza di diagnostica clinica e d’intervento in situazione d’emergenza.
  3. Il Consiglio dei Docenti verifica la rispondenza delle sedi di tirocinio ai fini di cui al comma 2 del presente articolo e alle direttive ministeriali e decide in ordine all’eventuale rinnovo della convenzione stipulata.
  4. La frequenza dell’allievo al tirocinio viene registrata sul Libretto di Formazione personale di cui all’art. 7.

 

Articolo 7

  1. Il Consiglio dei Docenti predispone apposito Libretto di Formazione personale, che consenta all’allievo, ai Docenti del corso ed al Consiglio dei Docenti, il controllo degli insegnamenti teorici e della formazione pratica di supervisione seguita dall’allievo.
  2. Il Libretto di Formazione contiene, per ogni anno di corso, l’attestazione delle presenze in ogni area formativa, ivi compresa la frequenza al tirocinio e gli esiti degli esami annuali sia per quanto concerne le acquisizioni teoriche, sia per quanto concerne la formazione personale ed il conseguimento di adeguate competenze relative alla conduzione della relazione interpersonale e specificatamente psicoterapeutica.

 

Articolo 8

  1. Ai corsi sono ammessi Laureati in Medicina e Chirurgia o in Psicologia iscritti ai rispettivi Albi Professionali, secondo modalità di selezione psico-attitudinali deliberate dal Consiglio dei Docenti. Ogni candidato deve presentare una domanda di ammissione al colloquio corredata da copia del certificato di laurea, dell’abilitazione e da un curriculum.
  2. Successivamente al candidato viene comunicato l’appuntamento per il colloquio preliminare selettivo della durata di 45 minuti c.a. tenuto dal Direttore della Didattica (ripetuto da un altro didatta nei casi dubbi), e viene valutato il curriculum; le richieste verranno esaminate in base alla data di invio. Il colloquio ha lo scopo di valutare la maturità personale del candidato, la predisposizione al lavoro con gruppi e famiglie, nonché di evidenziare eventuali rischi personali che possano sconsigliare l’ammissione alla Scuola di Specializzazione.

    La terapia personale è auspicata, ma non obbligatoria.

  3. Il gruppo di specializzazione è formato da non più di 18 allievi per la sede principale di Treviso e da non più di 16 allievi per le due sedi periferiche di Marcon e Torri di Quartesolo, in conformità a quanto approvato dalla Commissione Tecnico Consultiva del Ministero e a quanto deliberato dal IU.R. tramite D.M..

 

Articolo 9

  1. Il Consiglio dei Docenti delibera circa le modalità degli esami annuali e nomina, secondo le modalità ed i criteri stabiliti dal presente regolamento, una apposita commissione esaminatrice per ciascun anno di corso.
  2. Agli esami annuali non vengono ammessi gli allievi che, dalle risultanze dei registri del Corso e dal Libretto di Formazione personale, abbiano superato il 20% delle assenze, salvo la possibilità di percorsi integrativi negli anni successivi o alla fine del quadriennio, concordati annualmente con gli interessati.
  3. Gli allievi verranno annualmente valutati attraverso prove d’esame decise dal Consiglio dei Docenti. Coloro che non avranno superato il 20% delle assenze per la frequenza all’anno di Corso dovranno superare la prova d’esame ottenendo parere favorevole da due docenti. Coloro che non avranno il numero legale di presenze anche se approvati nello svolgimento della prova, dovranno prevedere una frequenza integrativa per considerare superata l’annualità.
  4. I debiti formativi non comporteranno tuttavia, nel limiti del possibile, l’uscita dell’allievo dal gruppo di riferimento venendo computati alla fine, così da non interrompere l’interazione del gruppo di apprendimento e di formazione. Opportuni recuperi saranno individuati, inoltre, durante le annualità, prescritti ed approvati dal Consiglio dei Docenti, per consentire un adeguato processo di apprendimento a coloro che per cause gravi abbiano dovuto assentarsi dalle lezioni.
  5. Gli allievi che, allo scadere del ciclo formativo indicato nel provvedimento di riconoscimento, abbiano accumulato assenze da recuperare o, siano stati inidonei alle prove di valutazione o ancora, non siano stati in grado di portare in supervisione diretta almeno due situazioni terapeutiche, saranno autorizzati dal Consiglio dei Docenti a frequentare come fuori corso, in gruppi successivi, o potranno partecipare ad un anno integrativo, all’uopo attivato dal Consiglio dei Docenti. Gli allievi fuori corso non sono computati nel numero massimo degli allievi.
  6. Gli esami annuali sono teorico-pratici. La valutazione delle acquisizioni teoriche è relativa sia agli insegnamenti teorici seguiti dall’allievo, sia alla teoria della clinica in indirizzo psicoterapeutico specifico dell’Istituto. La valutazione pratica è relativa alle acquisizioni di una adeguata competenza professionale nell’indirizzo psicoterapeutico specifico dell’Istituto ed al conseguimento di adeguate competenze relative alla conduzione della relazione interpersonale e specificatamente psicoterapeutica.
  7. I risultati delle valutazioni annuali e della valutazione di tutoring verranno discussi con ciascun allievo ed infine apposte sull’apposito libretto di formazione del candidato.

 

Articolo 10

  1. Alla prova finale vengono ammessi gli allievi che, dalle risultanze dei Registri di Corso e del libretto di formazione personale, non abbiano superato il 20% delle assenze in ciascuna delle aree formative (modulo clinico, modulo teorico, seminari). La tolleranza per le assenze non si applica al tirocinio, che può prevedere delle eccezioni solo nei casi previsti dalle direttive ministeriali.
  2. L’allievo è ammesso alla prova finale dopo aver consegnato un lavoro di tesi precedentemente concordato con un relatore di tesi secondo le modalità ed i criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti, ed un elaborato scritto relativo ad un seminario.
  3. La prova finale prevede una parte teorica volta a verificare le acquisizioni teoriche di teoria della clinica complessivamente impartite nel corso della formazione attraverso la discussione, e dalla valutazione critica di un lavoro di tesi più un lavoro su un seminario presentati dall’allievo, ed una parte pratica volta a valutare la acquisizione della competenza professionale dell’allievo nell’indirizzo psicoterapeutico specifico dell’Istituto anche relativamente alla conduzione della relazione interpersonale di natura psicoterapeutica ed all’assunzione consapevole della responsabilità etica connessa alla professione di psicoterapeuta e al rispetto della deontologia professionale. La parte pratica della prova finale prevede, secondo le modalità stabilite nel Regolamento d’Istituto, l’esposizione argomentata di una terapia familiare conclusa dall’allievo e dall’équipe con particolare sottolineatura del contesto terapeutico in cui ha avuto luogo il contratto, dell’ipotesi diagnostica che ha orientato le scelte terapeutiche sia sul versante individuale del paziente che nell’analisi delle risorse e dei limiti del sistema familiare. Questo elaborato scritto potrà essere accompagnato da una videoregistrazione attestante i passaggi significativi del processo terapeutico. Inoltre l’allievo dovrà superare una prova pratica clinica consistente in un commento (sempre scritto) che segue l’osservazione di una prima seduta familiare videoregistrata. L’allievo deve rispondere ai seguenti quesiti sulla seduta osservata: 1°) Quale diagnosi relazionale – 2°) Quale trattamento - 3°) Quale prognosi – 4°) Quale difficoltà personale l’allievo pensa che avrebbe con quella famiglia se fosse il terapista.
  4. Tali elaborati verranno discussi pubblicamente dalla Commissione di Tesi che il Consiglio dei Docenti nominerà all’uopo composta da almeno tre Docenti principali, di cui uno di un altro Istituto affine. La discussione, pubblica, verrà giudicata dalla Commissione di tesi formata dai Responsabili che dovranno esprimere parere favorevole unanime.

    La Valutazione Finale sarà espressa in 90esimi e verrà riportata sul Diploma di Specializzazione.

 

Articolo 11

  1. Al termine del Corso, dopo il superamento della prova finale, viene rilasciato all’allievo il Diploma di Specializzazione in Psicoterapia Familiare e Relazionale ad indirizzo relazionale sistemico, legittimante l’esercizio dell’attività psicoterapeutica.
  2. Il Diploma, in un unico originale, é firmato dai Responsabili della Scuola ed é registrato e numerato su apposito registro.

 

Articolo 12

  1. Per accedere alla Scuola bisogna sostenere un colloquio di ammissione e selezione il cui costo è pubblicizzato tramite il sito ufficiale dell’ITFV.

    Ciascun allievo ammesso alla Scuola di Specializzazione è tenuto ad una iscrizione annuale all’ITFV il cui costo è pubblicizzato tramite il sito ufficiale dell’ITFV.

    L’iscrizione, oltre a corrispondere ai diritti di segreteria, dà diritto ad accedere al materiale didattico, all’abbonamento alla rivista dell’ITFV ed una polizza assicurativa infortuni e R.C..

  2. Il corso denominato Ciclo Vitale della Famiglia (CIOR) rientra nelle ore teoriche del Primo Biennio della Scuola ma, per motivi organizzativi, viene conteggiato a parte pur essendo compreso nel costo complessivo di partecipazione alla Scuola. Il costo è pubblicizzato tramite il sito ufficiale dell’ITFV.

  3. Il costo, per ogni anno corso della Scuola in Psicoterapia, è pubblicizzato tramite il sito ufficiale dell’ITFV ed è esente IVA ai sensi dell’art. 10, n° 20 del DPR 633/72 e successive modifiche ed integrazioni. Viene data inoltre facoltà agli allievi di suddividerlo fino a dodici (12) rate mensili.

  4. È obbligatoria l’iscrizione annuale all’Associazione Istituti Terapia Familiare (AITF) e viene conteggiata a parte. Tale iscrizione dà diritto alla partecipazione gratuita ad eventi culturali di livello nazionale/internazionale organizzati dall’AITF stesso e di fruire a forme agevolate (anche gratuitamente nei limiti dei posti messi a disposizione) di partecipazione a Seminari organizzati da altri Istituti di formazione in psicoterapia appartenenti all’AITF. È previsto inoltre l’inserimento e data visibilità al nome dell’iscritto nell’Albo dell’Associazione.

  5. Il costo complessivo del quadriennio della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia è pubblicizzato tramite il sito ufficiale dell’ITFV e subisce nel corso degli anni della Scuola per ciascun allievo solamente le variazioni sul costo della vita, aggiornato di anno in anno, secondo i dati ISTAT.

  1. Gli allievi hanno diritto, prima dell'inizio del Corso di Specializzazione, di avere tutte le informazioni relative al programma formativo, alle prove d'esame, al materiale didattico e alle norme contenute nel Regolamento della Scuola di Specializzazione ed alle disposizioni contenute nel Manuale del Servizio di Formazione a norma UNI EN 29990.
  2. Gli allievi hanno diritto di conoscere con precisione e trasparenza gli importi dei costi da sostenere per ciascun anno di corso della Scuola e delle modalità di pagamento. Hanno altresì il dovere di sottoscrivere e corrispondere alle clausole previste dal contratto annuale che l’ITFV stipula per iscritto con ciascun allievo.
  3. Gli allievi hanno diritto di ricevere tutte le informazioni relative all'organizzazione della didattica in apposito spazio telematico all'interno del sito dell’Istituto.
  4. Gli allievi hanno diritto ad una didattica organizzata e finalizzata al raggiungimento degli obiettivi formativi ed ai risultati attesi.
  5. È diritto degli allievi ricevere l’insegnamento di ciascuna materia con regolarità, nei giorni e negli orari previsti e, salve eccezioni, da parte del titolare del corso. Qualora per motivi urgenti e imprevisti quest’ultimo non possa tenere la lezione, egli provvede a farsi sostituire da un proprio collaboratore. Nell'impossibilità di farlo, ne dà comunicazione tempestiva attraverso la Segreteria della Scuola con le modalità più opportune.
  6. Nel caso in cui le competenti strutture didattiche, in corso d'anno, apportino modifiche all'offerta formativa, all'erogazione dei corsi o al calendario didattico, gli allievi interessati hanno diritto di esserne informati tempestivamente.
  7. Le lezioni devono svolgersi preferibilmente nella fascia oraria 8.00-19.00. Quando l’orario didattico eccedesse il limite delle 6 ore giornaliere gli studenti hanno diritto ad una pausa pranzo.
  8. La frequenza ai corsi è obbligatoria e le assenze non possono superare la percentuale prevista dal Regolamento della Scuola nei diversi insegnamenti previsti per ogni annualità. 
  9. Gli allievi hanno diritto a strutture didattiche idonee che consentano una reale fruizione dei corsi e in linea con le norme ministeriali.
  10. Gli allievi hanno diritto ad ottenere i certificati relativi alla propria carriera formativa.
  11. La segreteria didattica deve avere una casella di posta elettronica dedicata alla corrispondenza con gli allievi.
  12. Gli allievi hanno diritto ad una valutazione imparziale, tramite prova d’esame trasparente e coerente con il programma, con gli obiettivi formativi e con le modalità di svolgimento dei corsi. La prova d'esame deve vertere sul programma del corso, opportunamente divulgato e corrispondente a quanto previsto dal Regolamento e dal Piano formativo della Scuola.
  13. Gli allievi hanno il diritto di proporre, per fondati motivi, sedi specifiche di tirocinio con cui l’Istituto può convenzionarsi in quanto rispondenti ai requisiti richiesti dal Ministero.
  14. Gli allievi hanno il dovere di segnalare alla segreteria della Scuola con una tempistica adeguata la struttura dove si vuole svolgere il tirocinio affinché siano avviate le procedure necessarie.
  15. Gli allievi devono consegnare prima dell'inizio del tirocinio i documenti relativi alla domanda, all'accettazione e al progetto formativo della specifica struttura in cui si svolge il tirocinio, affinché siano firmati dai rispettivi Responsabili.
  16. Gli allievi devono produrre una adeguata certificazione delle ore di tirocinio svolte presso la struttura convenzionata con firma e timbro del responsabile della struttura ospitante. Tale documentazione deve pervenire annualmente alla segreteria della Scuola.
  17. Gli studenti-lavoratori dipendenti da strutture pubbliche hanno diritto di vedersi riconosciute le attività lavorative svolte come attività di tirocinio, purché attinenti alle finalità didattiche del Corso di specializzazione e previo parere della struttura didattica competente della Scuola.
  18. Nessuna distinzione nè riguardo al programma né alla modalità d'esame può essere operata fra studenti lavoratori e non.
  19. Gli allievi hanno il dovere di rispettare il Regolamento della Scuola di Specializzazione e le altre disposizioni relative al corretto svolgimento della didattica su cui hanno sempre diritto ad essere informati.
  20. Gli allievi hanno l’obbligo di mantenere l’assoluta riservatezza sui dati sensibili di cui verranno a conoscenza in virtù delle attività svolte all'interno della Scuola; hanno l’obbligo di non divulgare informazioni sulla salute dei pazienti, rispettando il codice deontologico dell’Albo professionali di appartenenza.
  21. Gli allievi hanno diritto di rivolgersi al Direttore della Scuola di Specializzazione che è a disposizione di questi per assisterli nell'esercizio dei loro diritti e per ricevere eventuali reclami o doglianze.
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